Claudio Alario

… Nel cuore delle Langhe… Le emozioni di Diano d’Alba

 

 

 

Ci troviamo a Diano d’Alba, un piccolo balcone sul territorio delle Langhe situato tra Alba e Barolo da cui contemplare il paesaggio piemontese, modellato dalla sua storia a vocazione enogastronomica. Il paese si trova a quasi 500 m di altitudine. Ai suoi piedi si può ammirare Alba e il territorio delle basse Langhe, composto da colline, paesi e castelli.

Il vitigno dolcetto ha trovato nell’unione con la terra di Diano d’Alba la sua massima manifestazione. È infatti esigente in fatto di esposizione e amante delle forti escursioni termiche. Da questa armonia tra pianta e ambiente deriva un vino asciutto, fruttato, con eventuale sentore di legno e un leggero retrogusto mandorlato.

Nel 1985  è stata avviata una campagna di valorizzazione di questa terra a vocazione vitivinicola che ha portato alla nascita di un “Piano Regolatore Dei Vigneti”. Nel 2010 il Diano d’Alba è stato finalmente riconosciuto come Denominazione ad Origine Controllata e Garantita.

Da qui Diano D’Alba è conosciuto come “Paese dei Sörì”. Sörì in dialetto significa soleggiato e indica i migliori vigneti con la migliore esposizione al sole. Sono in tutto 77 aree, interamente comprese nel comune di Diano d’Alba.

 

 

 

 


 

Ieri, oggi, domani.

 

 

La cantina di Claudio Alario è una delle realtà vinicole più interessanti della provincia di Cuneo. Nel 1988 Claudio, facendo tesoro delle nozioni apprese all’Istituto Superiore di Agraria e forte di alcuni anni di esperienza diretta nel campo, ha deciso di trasformare i generosi prodotti delle viti in vino.

Hanno iniziato producendo unicamente il Dolcetto, per proseguire poi col Nebbiolo e la Barbera ed approdare nel 1995 anche al Barolo. La famiglia  si dedica alla cura e alla coltivazione della vite da ben tre generazioni: oggi è gestita dal padre Claudio e dai suo figli Matteo e Francesco.

La filosofia dell’azienda è volta alla ricerca di un continuo e costante miglioramento con l’obiettivo, ultimo, di raggiungere una qualità sempre maggiore. In particolare, oggi, il loro impegno è tutto profuso nella realizzazione di una resa bassa in vigneto in modo da garantire al vino una qualità superiore, inoltre non vengono utilizzati prodotti sintetici e diserbanti.

 

 

 


 

I vigneti

 

 

 I vigneti situati nei comuni di Diano d’Alba, Serralunga d’Alba e Verduno hanno un’età che varia fra i 20 e i 50 anni e godono tutti di esposizioni privilegiate.

Vantano un terreno tipicamente argilloso, calcareo, caratterizzato da strati di sabbia più o meno compatta alternati ad arenarie grigie (sabbie compattate e cementate da carbonati delle acque marine) dette Arenarie di Diano.

Per il terreno di Verduno invece ci troviamo sul Messiniano caratterizzato da terreni con ampie vene gessifere, e con minore percentuali calcaree.

Per Serralunga invece ci troviamo sul Serravalliano. Questi terreni sono più poveri, con percentuali di calcare, argilla e sabbie moderatamente variabili da collina a collina e componenti ferrose che fanno sì che questi terreni talvolta risultino più grigio-gialli, grigio-rossastri.

Questi terreni hanno tendenzialmente alta percentuale di calcare, e possono presentare tessiture più grossolane, e strati di sabbia di grande entità.

 

 


 

I vini di Alario

 

Dolcetto D.O.C.G. Superiore "Sorì Pradurent"

 

DOLCETTO D.O.C.G. SUPERIORE “SORÌ PRADURENT”

 

Diano d’Alba vanta da sempre un territorio vocato alla coltivazione del Dolcetto: per questo motivo qui nascono vini  importanti, capaci di durare anche molti anni.

Sulla base di questa convenzione, è stato impiantato il vigneto Pradurent, che è posto a 400 metri sopra il livello del mare gode di un’esposizione molto soleggiata.

Al naso è molto preciso e si distingue per i sentori delicati di frutta e fiori con venature mandorlate.

Al palato si offre ricco ed avvolgente di tannini piacevoli.

 

 

 

 

 

 

Barolo D.O.C.G. "Sorano"

 

BAROLO D.O.C.G. “SORANO”

 

Il Barolo Sorano si presenta di color rosso granata intenso e luminoso. Il vigneto ha un’estensione pari ad un ettaro e gode di un’esposizione sud-ovest.

La fermentazione dura pressappoco una settimana; poi il vino così ottenuto viene messo a riposare in barrique francesi per 24 mesi. Seguono 12 mesi di permanenza in botte grande di rovere francese e 12 mesi in bottiglia.

Si distingue al naso per sensazioni di amarena e confettura è inoltre ricco di venature speziate.

In bocca si rivela presente e vigoroso con piacevolezza di tannini nobili e mostra un finale avvolgente di grande classe.

 

 

 

 

 

 

Nebbiolo d’Alba D.O.C. "Cascinotto"

 

NEBBIOLO D’ALBA D.O.C. “CASCINOTTO”

 

La produzione del Nebbiolo Cascinotto vede gli albori negli anni 90: sin dall’inizio, ad una attenta coltivazione del vigneto, segue un’ulteriore diradamento dei grappoli in fase di invaiatura con lo scopo di ottenere una completa e giusta maturazione delle uve.

Al naso il profumo è delicato e pieno con caratteristici sentori di frutti di bosco.

Al palato rivela un gusto secco e deciso con finale piacevole.

 

 

 

 

 

 

 

 


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