Bruno Broglia
La migliore interpretazione del Gavi
Il territorio del Gavi si trova in provincia di Alessandria, nell’area sud-orientale del Piemonte, al confine con la Liguria. Le colline che si alternano alle ripide valli impreziosiscono il paesaggio rendendolo il palcoscenico ideale e di carattere per la creazione del vino bianco simbolo di questa zona: il Gavi.
Proprio in questo territorio Bruno Broglia, agli inizi degli anni settanta, acquistò un antica proprietà appartenuta a una famiglia nobile. Terminati i lavori di ristrutturazione della casa iniziarono le opere di sistemazione dei terreni de La Meirana per i nuovi impianti di vigneti e per le migliorie. Nel 1974 fu imbottigliata la prima bottiglia a marchio Broglia e nello stesso anno ottenne la certificazione D.O.C. Gavi. Dopo la scomparsa di Bruno fu costruita la nuova cantina progettata da Vietti e alla fine degli anni novanta il successo del Gavi nei mercati internazionali impose la necessità di raddoppiare gli spazi di cantina e di ultimare gli impianti di vigneto per arrivare agli attuali 65 ettari su 100 di proprietà. Oggi il millenario nome della Meirana è gestito dalla terza generazione della famiglia Broglia con Roberto, Filippo e Bruno, che, oltre a essersi occupato dell’attività tessile, ha sempre seguito lo sviluppo della Meirana.
L’innovazione in cantina
Le prime tracce della presenza di vigneti nelle terre di Gavi risalgono addirittura al X secolo D.C. e da allora l’area è sempre stata vitata. L’esposizioni collinari, i terreni molto vocati e un clima particolarmente mite, che già risente dell’influsso delle brezze marine, hanno da sempre costituito l’habitat ideale per il vitigno autoctono a bacca bianca Cortese, vero principe della denominazione. La tenuta La Mairana si estende su una superficie di circa 100 ettari di cui 65 vitati. Oggi i vigneti sono gestiti in armonia con un contesto naturale ricco di biodiversità. Nella produzione del vino la collaborazione è stata da subito proficua con Donato Lanati, membro dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, chiamato anche “l’enologo scienziato”, per il suo approccio tecnico scientifico alla vinificazione. Importante è stato anche il rapporto con alcune università italiane. In collaborazione con l’Università di Torino vennero ricercati dei nuovi cloni in vigneto, mentre con l’università di Milano, in particolare con il professor Attilio Scienza, è stato condotto uno studio in cantina sulla realizzazione di vini bianchi senza l’aggiunta di anidride solforosa. Nello stesso anno di costruzione della nuova cantina, per esaltare le caratteristiche di mineralità e sapidità del Gavi, si incominciò ad utilizzare esclusivamente vasche in acciaio inossidabile.
Oggi la cantina è suddivisa nelle diverse attività centrali della vita dell’azienda agricola: la zona di raccolta, di vinificazione, di affinamento in acciaio e in bottiglia per la produzione dello spumante metodo classico.
Gavi del Comune di Gavi Bruno Broglia D.O.C.G.
Questo vino rappresenta la migliore produzione della Meirana. E’ ottenuto da uve Cortese di vecchi vigneti impiantati negli anni 1953 e 1955. Le uve vengono raccolte in cassette di legno e direttamente trasferite alle presse in modo che i grappoli vi arrivino integri. Queste, per la loro ricchezza di struttura e acidità, permettono di ottenere un grande vino adatto alla conservazione, mantenendo i profumi e la freschezza negli anni. Il nome Bruno Broglia è in onore del fondatore dell’azienda agricola.
Aromi
Fine, molto persistente, fruttato
Sapore
Morbido, equilibrato, dolcemente mentolato
Curiosità
Questa Selezione riconosciuta come uno dei vini bianchi di riferimento, ogni anno ottiene importanti riconoscimenti nazionali ed internazionali. Inoltre è stato servito come unico vino bianco alla cena di Gala, per il G20 di San Pietroburgo, alla presenza dei grandi della Terra, tenutosi il 5 settembre 2013.
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