“Il Pinot nero non sarà mai per tutti, ma solamente per coloro che vivono di intense emozioni”
Ci ha lasciato Franz Haas, il padre del Pinot Nero italiano. Rappresentava la settima generazione alla guida della cantina fondata nel 1880 e tramandata per tradizione al primogenito di famiglia.
Un uomo custode della tradizione, ma perennemente all’avanguardia, dalla grande sensibilità e passione, anticipatore e anticonformista, avevo fatto del suo lavoro una ricerca continua, fatta di sperimentazioni e avanzamenti verso quel Pinot Nero perfetto che ha sempre preteso da se stesso.
Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, sapeva del suo lato autocritico. Nonostante i 592 Pinot Nero vinificati in 35 anni di lavoro, non era mai soddisfatto, diceva che il vino non era perfetto.
“Franz Haas non è solo una cantina, non è solo un marchio. Franz Haas è un uomo, una famiglia che da sette generazioni produce vino, che da sette generazioni mette nel vino la sua filosofia di vita: la continua instancabile ricerca della perfezione” . E non c’è frase più vera, la costante autocritica, il mettersi sempre in gioco con nuove sfide, l’amore per la sua terra e per i suoi vini, questo era Franz.
Cercava in continuazione, prendeva scelte audaci e in controtendenza, ma soprattutto non si arrendeva mai. È stata proprio questa “fame”, continua e incessante, ad averlo portato a tracciare un nuovo percorso per la viticoltura altoatesina.
Determinato, ma anche modesto e generoso, con oggi perdiamo un grande uomo, un innovatore, un amico.
Ciao Franz