Le More Bianche
Piemonte
Alessandro enologo di formazione e contadino di famiglia ha iniziato la sua carriera nel mondo del vino come consulente enologo, lavoro a cui si è dedicato per vent’anni. In questo periodo ha avuto occasione di confrontarsi con realtà diverse, le quali hanno contribuito a dargli una visione molto ampia e specifica del mondo del vino, ma soprattutto ha capito quel che non voleva fare. Il 2013 è l’anno di svolta, con la nascita della sua prima figlia bandisce la chimica dalla sua vigna e reintroduce solo rame e zolfo. Alessandro ora coltiva e vinifica pochi ettari di proprietà a uve Nebbiolo, Barbera e Arneis.
Alessandro enologo di formazione e contadino di famiglia ha iniziato la sua carriera nel mondo del vino come consulente enologo, lavoro a cui si è dedicato per vent’anni. In questo periodo ha avuto occasione di confrontarsi con realtà diverse, le quali hanno contribuito a dargli una visione molto ampia e specifica del mondo del vino, ma soprattutto ha capito quel che non voleva fare. Il 2013 è l’anno di svolta, con la nascita della sua prima figlia bandisce la chimica dalla sua vigna e reintroduce solo rame e zolfo. Alessandro ora coltiva e vinifica pochi ettari di proprietà a uve Nebbiolo, Barbera e Arneis.
Filosofia
La paternità ha portato Alessandro ad accrescere la sensibilità ed il rispetto per la natura. Nelle sue vigne semina ogni anno delle piante erbacee che andando a fiore attirano insetti utili e creano biodiversità. Ha smesso di usare la trincia e la fresa e le ha sostituite con vecchi ripper, una vangatrice ed un rasa erba. La sua filosofia prevede di limitare l’impatto del legno sui profumi del vino. Proprio per questo dalla vendemmia 2017 utilizza i Clayver che sono dei contenitori da 400 lt in ceramica: dove il vino può respirare e maturare come in un piccolo contenitore in legno.
Filosofia
La paternità ha portato Alessandro ad accrescere la sensibilità ed il rispetto per la natura. Nelle sue vigne semina ogni anno delle piante erbacee che andando a fiore attirano insetti utili e creano biodiversità. Ha smesso di usare la trincia e la fresa e le ha sostituite con vecchi ripper, una vangatrice ed un rasa erba. La sua filosofia prevede di limitare l’impatto del legno sui profumi del vino. Proprio per questo dalla vendemmia 2017 utilizza i Clayver che sono dei contenitori da 400 lt in ceramica: dove il vino può respirare e maturare come in un piccolo contenitore in legno.
Territorio
L’azienda prende il nome da un albero di gelso centenario che domina il vigneto e che produce, appunto, delle dolcissime more bianche. La terra è soffice, poco compatta e tutto il vigneto è popolato da molti insetti; come i grilli che dopo la svolta biologica sono ritornati a saltare e a scavare gallerie nel terreno. Camminando tra i filari si percepisce una serenità che prima non c’era.
Territorio
L’azienda prende il nome da un albero di gelso centenario che domina il vigneto e che produce, appunto, delle dolcissime more bianche. La terra è soffice, poco compatta e tutto il vigneto è popolato da molti insetti; come i grilli che dopo la svolta biologica sono ritornati a saltare e a scavare gallerie nel terreno. Camminando tra i filari si percepisce una serenità che prima non c’era.
I vini
Le More Bianche
Le More Bianche
Richiedi informazioni su queste etichette
Contattaci per scoprire come acquistare questi vini o per ulteriori informazioni.