Petit Clergeot
Polisot
Petit Clergeot, gestita da Paul Clergeot e sua moglie Victoria, poco più che trentenni, gestiscono 8 ettari di vigna nell’Aube, tra il villaggio di Polisot e con una vigna anche a Montgueux, perla di gesso per lo chardonnay. Per ora vinificano solo due ettari, la prima annata è stata la 2018 con la sola parcella di Chevry, cui seguirà il prossimo anno l’etichetta di un altro cru di Polisot, Le Commes. L’uscita dello chardonnay da Montgeuex per il 2025…e altre piccole chicche arriveranno, è un’azienda giovane e molto dinamica, proiettata alla naturalità e all’eleganza dell’espressione del loro territorio.
Petit Clergeot, gestita da Paul Clergeot e sua moglie Victoria, poco più che trentenni, gestiscono 8 ettari di vigna nell’Aube, tra il villaggio di Polisot e con una vigna anche a Montgueux, perla di gesso per lo chardonnay. Per ora vinificano solo due ettari, la prima annata è stata la 2018 con la sola parcella di Chevry, cui seguirà il prossimo anno l’etichetta di un altro cru di Polisot, Le Commes. L’uscita dello chardonnay da Montgeuex per il 2025…e altre piccole chicche arriveranno, è un’azienda giovane e molto dinamica, proiettata alla naturalità e all’eleganza dell’espressione del loro territorio.
Filosofia
Paul Bastien rientra a pieno titolo nella nuova generazione di Vigneròn champenoise, una “nouvelle vague” di produttori che adottano un modo naturale nella gestione del vigneto e un approccio poco interventista in cantina. In una zona che vede la sua ricchezza nel conferimento dell’uva, attività sicuramente meno faticosa di produrre Champagne, decide di andare contro le scelte dell’azienda familiare e del paese per seguire un suo percorso.
Filosofia
Paul Bastien rientra a pieno titolo nella nuova generazione di Vigneròn champenoise, una “nouvelle vague” di produttori che adottano un modo naturale nella gestione del vigneto e un approccio poco interventista in cantina. In una zona che vede la sua ricchezza nel conferimento dell’uva, attività sicuramente meno faticosa di produrre Champagne, decide di andare contro le scelte dell’azienda familiare e del paese per seguire un suo percorso.
Territorio
La famiglia possiede ben otto ettari in tre zone diverse: Polisot con la prima vigna vicina al villaggio, Chevry, in collina più bassa e in genere fredda perché esposta a nord / nord est, ed una parcella in una zona più alta e quindi anche qui fresca ma in cui Paul crede molto, Le Commes, parcella incastonata tra i boschi appartenuta al nonno, vigneto a 400 metri di altitudine che declivia verso valle e la parcella del famoso Montgueux su suolo gessoso e siliceo, zona molto vocata dell’Aube dove viene prodotto chardonnay. Per ora gli ettari che vinifica sono due poichè vuole che il suo sia un percorso lento e ben sedimentato. La conduzione dei due ettari è totalmente in biodinamica. Non potrebbe essere diversamente ci dice Paul.
Territorio
La famiglia possiede ben otto ettari in tre zone diverse: Polisot con la prima vigna vicina al villaggio, Chevry, in collina più bassa e in genere fredda perché esposta a nord / nord est, ed una parcella in una zona più alta e quindi anche qui fresca ma in cui Paul crede molto, Le Commes, parcella incastonata tra i boschi appartenuta al nonno, vigneto a 400 metri di altitudine che declivia verso valle e la parcella del famoso Montgueux su suolo gessoso e siliceo, zona molto vocata dell’Aube dove viene prodotto chardonnay. Per ora gli ettari che vinifica sono due poichè vuole che il suo sia un percorso lento e ben sedimentato. La conduzione dei due ettari è totalmente in biodinamica. Non potrebbe essere diversamente ci dice Paul.
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