FONTODI
PANZANO IN CHIANTI
IL FLACCIANELLO DELLE PIEVE 2018
Il Flaccianello della Pieve nacque nel 1981 dall’incontro di Giovanni Manetti e l’enologo Franco Bernabei. Da questa unione nasce l’idea di valorizzare appieno il Sangiovese in purezza, così da esaltarne la potenza, il carattere e la longevità.
L’annata 2018 ha visto periodi intermittenti di caldo e freddo, con qualche pioggia a fine ciclo colturale. Le giornate calde, ma con una buona escursione termica, del mese di settembre hanno permesso alle uve di completare il ciclo di maturazione. Il Flaccianello 2018 è profondo, energico e di classe. Il cuore del vino è teso e riccamente concentrato, mentre i tannini vellutati seppur integrati sono ancora giovani e aderenti.
LA STORIA
FONTODI, CHIANTI E IL SANGIOVESE
L’azienda agricola Fontodi si trova nel cuore del Chianti Classico, più precisamente nella vallata che si apre a sud del paese di Panzano denominata “Conca d’Oro”. Un terroir rinomato da secoli per la sua vocazione alla viticoltura dovuta alla combinazione unica di elevata altitudine, terreni galestrosi e un microclima fantastico: caldo, asciutto e di ampia escursione termica. Fontodi è stata acquistata nel 1968 dalla famiglia Manetti, la cui notorietà in Chianti è sempre stata legata alla produzione del cotto dell’impruneta. Nel 1980 l’intera famiglia si trasferisce nella tenuta, e qui i figli Giovanni e Marco incominciano ad interessarsi al vino, supportati dall’enologo Franco Bernabei. Proprio nel nome di questo forte legame con il territorio e con grande passione per la qualità, l’azienda si è indirizzata con successo verso una coltivazione sempre più attenta ai vigneti e alla conoscenza più approfondita delle potenzialità del Sangiovese nel territorio di Panzano. Oggi, Fontodi è certamente una delle aziende che ha contribuito maggiormente alla valorizzazione della vitivinicoltura chiantigiana, grazie al miglioramento qualitativo dei vini Chianti Classico e alla partecipazione, con il Flaccianello della Pieve, al ristretto gruppo di pionieri che dettero vita in quel periodo ai Supertuscan