Il Bicchiere giusto per la degustazione del vino
“Il Vino racchiude in un solo bicchiere i profumi del mondo intero.”
Il bicchiere, o meglio il calice da vino, è lo strumento che ci permette di apprezzare e valutare un determinato vino sotto il profilo visivo, olfattivo e gustativo, ragion per cui è fondamentale che abbia caratteristiche precise. Ogni vino ha proprietà organolettiche differenti e richiede il calice adatto, quello che gli consente di esprimere al meglio tutte le sue potenzialità. Il bicchiere è quindi il mezzo che permette di elevare il servizio e la degustazione. .
L’importanza del materiale
Il calice è un contenitore e il materiale con cui è prodotto influisce sulle sue qualità tecniche determinandone: lo spessore del bordo, la manovrabilità e il livello di trasparenza. Quest’ultima è fondamentale per apprezzare i colori, la fluidità, la limpidezza e la brillantezza di un vino. I bicchieri possono essere soffiati a bocca oppure prodotti tramite stampo. La differenza principale sta nelle finiture e nel prezzo e. La peculiarità del “cristallo” è di avere un alta presenza di ossido di piombo, il quale dona al calice una straordinaria trasparenza e migliora le sue proprietà ottiche (aumenta l’indice di rifrazione).
Esistono anche altri calici progettati con materiali più sostenibili, ne è un esempio il cristallo ecologico Tritan® (SCHOTT ZWIESEL). Questi bicchieri riescono a coniugare qualità, resistenza e trasparenza, garantendo inoltre una brillantezza perfetta anche dopo mille cicli di lavaggio in lavastoviglie.
Le tipologie di calice
Le forme del calice da vino sono molteplici, tuttavia la maggior parte presenta una coppa chiusa, retta da un gambo sottile definito stelo, con cui tenere il bicchiere. Lo stelo da una parte permette di tenere lontano la mano dalla pancia del bicchiere così da evitare di interferire con la temperatura del vino. Dall’altra di
impedire eventuali contaminazioni tra gli odori della mano stessa e il profilo olfattivo del vino.
Per esaltare tutte le caratteristiche di un vino è necessario individuare la tipologia di calice corretta, infattidimensioni e forme diverse influiscono sulla sua espressione olfattiva, aromatica e gustativa.
In generale la tipologia di calice varia a seconda della struttura, complessità e intensità di un vino:
I vini giovani, sia rossi che bianchi, vanno serviti in calici non troppo ampi, per valorizzare si le note olfattive, ma allo stesso tempo per non rischiare di perdere quello che in gergo viene definito bouquet.
Per i vini man mano più strutturati il calice deve essere progressivamente più ampio, questo per favorirne la giusta ossigenazione e permettere la corretta evoluzione olfattiva.
I vini importanti di 10/15/20 anni sono sicuramente la tipologia che necessita del bicchiere più ampio in assoluto, per dare la possibilità ai profumi più complessi di liberarsi.
Per gli spumanti invece è stato ormai praticamente abbandonato la flute, una tipologia di bicchiere che è controproducente perché appiattisce sia qualsiasi emozione olfattiva che potrebbe dare la bollicina selezionata, sia la capacità di esplorare la profondità di aroma di un vino. Sono ormai presenti da qualche anno sul mercato bicchieri studiati apposta per questa tipologia di vino, alcuni dotati di “punti perlage” sul fondo che permettono la corretta evoluzione della bollicina.
Il bicchiere non è solo un contenitore di vetro o di cristallo. Il bicchiere è lo strumento che consente di apprezzare pienamente e di valutare tutti gli aspetti di un vino, dal suo colore ai suoi aromi, oltre ad esaltarne il sapore rispettandone la tipicità. Ogni vino ha un carattere proprio ed esprime il meglio di sé quando incontra condizioni di servizio adeguate. Il calice è lo strumento che permette di apprezzarne le qualità sensoriali, e al contempo attraverso il suo design, incrementa il valore di una tavola.
Pierfelice Audisio