Le vecchie annate e l’archivio storico
Dai primi di marzo l’aziende offre l’opportunità imperdibile di scegliere tra le etichette che hanno scritto la storia di famiglia. Una sorta di biblioteca liquida dove chi lo desidera potrà trovare lo specifico CRU con le rispettive annate storiche. Tutte le bottiglie magnum, tre litri e cinque litri, provengono direttamente dal caveau aziendale dove sono conservate in ottime condizioni e confezionate al momento dell’ordine.
La storia
“Ha un viso aperto e solare e ti guarda con sicurezza perché sa che non troverà mai le parole per difendere il suo mondo ma che i suoi vini possono difendersi da soli”
Così Luigi Veronelli ha scritto di Enrico Scavino, protagonista attivo delle fasi di crescita e trasformazione della viticoltura in Langa. La sua azienda prende vita nel 1921, quando il papà Paolo, proprietario di alcuni vigneti della zona, inizia ad imbottigliare il suo Barolo. È nel 1951 che Enrico, all’età di 10 anni, inizia a lavorare a tempo pieno in azienda. Si deve a lui il merito di aver convinto il padre Paolo a vinificare singolarmente le uve Nebbiolo provenienti dal vigneto Fiasco, di antica proprietà della famiglia, nel cuore della collina di Castiglione Falletto, portando così alla nascita del primo cru dell’azienda: Il Bric dël Fiasc. Nel corso dei suoi 60 anni di esperienza, Enrico ha deciso quindi di concentrarsi sul Nebbiolo così da poter mostrare le sfaccettature di ogni singolo Cru. Oggi con lui operano le figlie Enrica ed Elisa che rappresentano la quarta generazione.
L’azienda si sviluppa su 20 Cru storici a Castiglione Falletto, Barolo, La Morra, Serralunga d’Alba, Verduno, Roddi, Novello e Monforte d’Alba. Una frammentazione fortemente voluta, derivante dalla passione per i differenti terroir. Purezza di espressione, complessità ed eleganza è ciò che la famiglia Scavino ricerca nei propri vini. Per ogni vino prodotto viene scelta la strada giusta senza seguire ciecamente la tradizione e senza seguire.