A tase of precision
Se per qualcuno è solo un bicchiere, per altri è un utensile bello e indispensabile per godersi il vino nella sua completezza. Non di rado, poi, un calice può diventare un’arma segreta per far emergere con precisione millimetrica tutte le caratteristiche insite in un vino. “Il calice ideale dovrebbe metterci nelle condizioni di percepire nel modo più completo possibile il vino che contiene, il suo aspetto estetico, le sue note olfattive e le sue caratteristiche organolettiche. Tali requisiti sono ancora più importanti quando si bevono dei vini strutturati”, afferma Klaus Gasser, Direttore commerciale della cantina con formazione enologica, che per parecchi anni aveva cercato, invano, un calice idoneo che mettesse in risalto la precisione e la complessità dei vini prodotti dalla Cantina.
Realizzazione
Per la realizzazione del calice, è stata avviata una collaborazione mirata con la cristalleria Cerva, una manifattura specializzata boema. Dopo un lavoro lungo e laborioso, con innumerevoli prototipi realizzati e conseguenti degustazioni svolte dall’enologo Rudi Kofler e dalla sua équipe, finalmente è stato creato quello all’altezza delle aspettative: il calice di Terlano battezzato con il nome inglese di “precision”. Un nome che declina alla perfezione la sua precisione millimetrica nel far emergere la complessità di un vino: note fruttate, esclusive ed eleganti, struttura precisa e intensa, e tutti gli aromi che ne compongono la varietà organolettica.
Caratteristiche
Precision è un calice di cristallo, soffiato a bocca e lavorato a mano. Un calice leggero che affascina chi l’afferra già con le sue caratteristiche estetiche e tattili, la sua eleganza e la sua raffinatezza. Ma ovviamente, tutto ciò non sarebbe bastato a soddisfare le esigenze di Cantina Terlano. Per essere migliore rispetto ai calici in commercio era, infatti, fondamentale che sapesse far emergere, con equilibrio e omogeneità, tutti gli aromi, primari e secondari tipici dei vini complessi e al tempo stesso la loro magia e unicità. Quindi, la squadra della Cantina Terlano ha dovuto approfondire diversi aspetti tecnici della produzione vetraria, finché non è riuscita a individuare i parametri giusti che un calice ottimale deve avere: altezza totale, dimensioni della coppa, apertura e bordo di appoggio. In “precision“, proprio l’equilibrio dimensionale dei tre elementi della coppa: circonferenza, apertura e inclinazione, permette di rispettare l’armonia gusto-olfattiva. L’apertura incide sulla verticalità e percezione degli aromi. Un altro requisito fondamentale è il bordo di appoggio che determina un posizionamento corretto sulle labbra. Tale fattore è determinato dall’inclinazione della coppa, un parametro, questo, su cui i tecnici hanno lavorato in modo approfondito. Se, infatti, un calice è troppo inclinato verso l’interno, la bocca tende a contrarsi velocemente, impedendo al vino di fluire bene nel cavo orale e dando l’impressione di una scarsa armonia.
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