Château d’Armailhac

5ème Grand Cru Classé

Bordeaux

COMUNE

COMUNE

Pauillac (Médoc)

ETTARI

ETTARI

70

N° BOTTIGLIE

N° BOTTIGLIE

120.000

VITICOLTURA

VITICOLTURA

Convenzionale

ANNO FONDAZIONE

ANNO FONDAZIONE

1689

Siamo nel 1689: un registro comunale segna l’esistenza di due fratelli, proprietari a Pauillac di alcune parcelle di terra, si tratta di Dominique e Guilhem Armailhacq. Nel 1879 Il conte Adrien de Ferrand, “genero di Armailhacq”, acquisisce la tenuta e il suo vigneto. Il ramo della famiglia Rothschild di Mouton nel 1933 acquisisce tutte le quote e un anno dopo, alla morte del conte, il barone Philippe diventa l’effettivo proprietario della tenuta. La figlia, la Baronessa Philippine, decise nel 1991 di rinominare lo château “Château d’Armailhac”, senza la ‘q’ finale.

COMUNE

COMUNE

Pauillac (Médoc)

ETTARI

ETTARI

70

N° BOTTIGLIE

N° BOTTIGLIE

120.000

VITICOLTURA

VITICOLTURA

Convenzionale

ANNO FONDAZIONE

ANNO FONDAZIONE

1689

Siamo nel 1689: un registro comunale segna l’esistenza di due fratelli, proprietari a Pauillac di alcune parcelle di terra, si tratta di Dominique e Guilhem Armailhacq. Nel 1879 Il conte Adrien de Ferrand, “genero di Armailhacq”, acquisisce la tenuta e il suo vigneto. Il ramo della famiglia Rothschild di Mouton nel 1933 acquisisce tutte le quote e un anno dopo, alla morte del conte, il barone Philippe diventa l’effettivo proprietario della tenuta. La figlia, la Baronessa Philippine, decise nel 1991 di rinominare lo château “Château d’Armailhac”, senza la ‘q’ finale.

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Filosofia

Dall’impianto delle viti all’imbottigliamento del vino, tutto allo Château d’Armailhac è questione di esperienza, osservazione e pazienza. Il vigneto è gestito secondo la rigorosa tradizione del Médoc, con ogni vignaiolo responsabile di un particolare appezzamento. La decisione chiave su quando iniziare la raccolta è preparata dal laboratorio di analisi e ricerca, che monitora anche Château Mouton Rothschild. La maturazione delle uve poi viene verificata giornalmente, parcella per parcella. Ad Armailhac gli enologi imparano a incontrare il vino, dialogare con lui per capirlo al meglio ed esaltare le sue qualità.

Filosofia

Dall’impianto delle viti all’imbottigliamento del vino, tutto allo Château d’Armailhac è questione di esperienza, osservazione e pazienza. Il vigneto è gestito secondo la rigorosa tradizione del Médoc, con ogni vignaiolo responsabile di un particolare appezzamento. La decisione chiave su quando iniziare la raccolta è preparata dal laboratorio di analisi e ricerca, che monitora anche Château Mouton Rothschild. La maturazione delle uve poi viene verificata giornalmente, parcella per parcella. Ad Armailhac gli enologi imparano a incontrare il vino, dialogare con lui per capirlo al meglio ed esaltare le sue qualità.

Territorio

Il vigneto di Château d’Armailhac si estende per 70 ettari nella parte settentrionale di Pauillac. I terreni sono costituti da ghiaia profonda, terroir ideale per la coltivazione del Cabernt. Nella zona di Pibran, il terreno ghiaioso poggia su una base argilloso-calcarea, conferendo ai vini raffinatezza ed eleganza. Il vigneto è impiantato con vitigni tradizionali del Médoc, mentre l ’età media del vigneto è di 46 anni, con il 20% della superficie totale risalente al 1890.

Territorio

Il vigneto di Château d’Armailhac si estende per 70 ettari nella parte settentrionale di Pauillac. I terreni sono costituti da ghiaia profonda, terroir ideale per la coltivazione del Cabernt. Nella zona di Pibran, il terreno ghiaioso poggia su una base argilloso-calcarea, conferendo ai vini raffinatezza ed eleganza. Il vigneto è impiantato con vitigni tradizionali del Médoc, mentre l ’età media del vigneto è di 46 anni, con il 20% della superficie totale risalente al 1890.

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