Le famiglie Delouvin e Nowack sono da sempre legate al mondo vitivinicolo dello Champagne, alternando le professioni di vignaiolo e di bottaio. Producono uve destinate alle grandi Maison di Champagne, che poi hanno il monopolio del mercato dello Champagne. Bisognerà attendere gli anni ’30 perché le prime bottiglie di Georges Delouvin vedano la luce: è la nascita degli Champagnes de Vigneron. Poco dopo, anche Fernand Nowack ha intrapreso l’avventura. Entrambi svilupperanno le loro strutture (presse e cantine) a Vandières, a due passi dai loro vigneti.
Le famiglie Delouvin e Nowack sono da sempre legate al mondo vitivinicolo dello Champagne, alternando le professioni di vignaiolo e di bottaio. Producono uve destinate alle grandi Maison di Champagne, che poi hanno il monopolio del mercato dello Champagne. Bisognerà attendere gli anni ’30 perché le prime bottiglie di Georges Delouvin vedano la luce: è la nascita degli Champagnes de Vigneron. Poco dopo, anche Fernand Nowack ha intrapreso l’avventura. Entrambi svilupperanno le loro strutture (presse e cantine) a Vandières, a due passi dai loro vigneti.


Filosofia
L’approccio in vigna vuole essere semplice: rispetto per la vita e il suolo, per lo sviluppo sostenibile dei Grandi Vini di Champagne. Nessun diserbante sul vigneto, nessuna aratura profonda, ma la lavorazione superficiale e l’inerbimento naturale spontaneo rivelano una grande biodiversità all’interno dei nostri appezzamenti. Niente insetticidi e nessun anti-marciume. Niente concimi chimici ma letame ovino, compostato per 12 mesi, per favorire la vita microbiologica del terreno. Conservazione delle vecchie vigne mediante selezione massale da parte delle generazioni precedenti. Potatura corta per proteggere la vite da rese eccessive, che danneggerebbero la qualità delle uve e la longevità delle viti.
Filosofia
L’approccio in vigna vuole essere semplice: rispetto per la vita e il suolo, per lo sviluppo sostenibile dei Grandi Vini di Champagne. Nessun diserbante sul vigneto, nessuna aratura profonda, ma la lavorazione superficiale e l’inerbimento naturale spontaneo rivelano una grande biodiversità all’interno dei nostri appezzamenti. Niente insetticidi e nessun anti-marciume. Niente concimi chimici ma letame ovino, compostato per 12 mesi, per favorire la vita microbiologica del terreno. Conservazione delle vecchie vigne mediante selezione massale da parte delle generazioni precedenti. Potatura corta per proteggere la vite da rese eccessive, che danneggerebbero la qualità delle uve e la longevità delle viti.

Territorio
I 36 appezzamenti della tenuta, per lo più vecchi vigneti, sono adagiati sui pendii collinari esposti a Sud/Sud-Est, ancorati su un mosaico di suoli: argilloso-calcareo, gessoso affiorante, sabbie, argille. Tanta diversità, una firma della complessità del nostro terroir. Il vitigno è segnato dalla dominazione del Meunier, al quale dedichiamo passione e dedizione. Pochi appezzamenti permettono di estrarre la quintessenza dello Chardonnay nella Valle della Marna.

Territorio
I 36 appezzamenti della tenuta, per lo più vecchi vigneti, sono adagiati sui pendii collinari esposti a Sud/Sud-Est, ancorati su un mosaico di suoli: argilloso-calcareo, gessoso affiorante, sabbie, argille. Tanta diversità, una firma della complessità del nostro terroir. Il vitigno è segnato dalla dominazione del Meunier, al quale dedichiamo passione e dedizione. Pochi appezzamenti permettono di estrarre la quintessenza dello Chardonnay nella Valle della Marna.

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