J.G. Benda

Un nuovo volto illumina una delle colline più prestigiose d’Italia, Montalcino. John Benda, inglese di madre ma cresciuto a Roma, ha maturato la sua passione per il vino durante gli anni vissuti a Londra. Insieme alla compagna australiana Zoe Johnson, John gestisce un’azienda che si estende su 2 ettari di vigneti circondati da 16 ettari di bosco, producendo attualmente circa 11.000 bottiglie annue.

Oltre a vinificare le proprie uve, John acquista ogni anno una piccola quantità di uve atte a Brunello da un contadino che coltiva viti risalenti agli anni Settanta, su suoli ricchi di depositi marini pliocenici. La filosofia produttiva si basa su fermentazioni spontanee e affinamenti in botti grandi di rovere, senza interventi enologici artificiali. Tuttavia, l’utilizzo di moderne analisi microbiologiche consente di monitorare la maturazione del vino, preservandone le caratteristiche distintive.

Le vigne sono situate tra i 520 e i 550 metri sul livello del mare, sotto il passo del Lume Spento, in direzione Tavarnelle, e sono contornate da boschi. Le due vigne si differenziano per le loro formazioni geologiche. La prima, piantata nel 2006, sorge su terreni di pietraforte del Cretaceo superiore, alternati a galestro grigio, con un contenuto di sabbia superiore al 60%, che conferisce grande eleganza ai vini. La seconda vigna, più antica, risale agli anni Novanta ed è piantata su suoli del Paleocene, con affioramenti di siltiti quarzoso-feldspatiche e galestro, arricchiti da una significativa presenza di calcare.