Château Beychevelle

Gli uomini di Beychevelle hanno sempre governato queste terre, custodendo il prestigio del castello sin dalla sua costruzione nel 1565 per volere del vescovo François de Foix-Candale. Divenuto in seguito dominio dei duchi di Épernon, fu poi ricostruito nel 1757 dal marchese di Brassier. La sua fama e il suo splendore devono molto anche a figure femminili straordinarie come Marie-Amélie Kohn, Madame Guestier, Madame Heine, Marie-Louise Fould e Lillette, che ne hanno arricchito lo stile, la decorazione e l’ospitalità, oltre ai magnifici giardini. Oggi Château Beychevelle appartiene ai Grands Millésimes de France, sotto la guida dei gruppi Castel e Suntory, rappresentati da Nobuhiro Torii.

Completata nel 2016, la moderna struttura in vetro, acciaio e legno è stata progettata per perfezionare ogni fase della vinificazione. Le uve, selezionate con tre diversi livelli di cernita, vengono lavorate interamente per gravità. Ogni parcella dell’AOC Saint-Julien ha il proprio serbatoio in acciaio dedicato, mentre la fermentazione avviene con lieviti autoctoni e selezionati, sia in serbatoio che in barrique. Il blend si effettua precocemente, tra febbraio e marzo, e l’affinamento dura 18 mesi in barrique provenienti da sei o sette bottai differenti, con il 60% di legno nuovo.

Le viti, con un’età media di 30 anni e una densità di impianto elevata (8.300-10.000 ceppi per ettaro), sviluppano radici profonde, essenziali per resistere a condizioni climatiche difficili come le estati siccitose. Il vigneto si compone dei tre vitigni nobili del Médoc: 57% Cabernet Sauvignon, 40% Merlot e 3% Petit Verdot. Il terroir, situato su due altipiani di ghiaia profonda di origine Güntziana, ai margini della Gironda, è ideale per il Cabernet Sauvignon. La vicinanza del fiume, visibile dalla scalinata del castello, svolge un ruolo fondamentale nel mitigare il clima e proteggere le viti, permettendo la produzione di vini di grande eleganza e complessità.