
La storia dello Château Margaux, uno dei nomi più iconici del Médoc, affonda le radici nel XII secolo come “La Mothe de Margaux”. Tuttavia, le viti arrivano solo più tardi con la famiglia Lestonnac. Nel XIX secolo, la filossera colpisce duramente Bordeaux, ma la visione e gli investimenti di André Mentzelopoulos riportano lo château al suo splendore. Dal 1980, sua figlia Corinne prosegue l’opera con passione e innovazione.
La lavorazione delle vigne è un’arte, con tecniche tradizionali come l’uso dei cavalli e pratiche pionieristiche come il diradamento dei grappoli, che garantisce qualità eccezionale. Ogni fase, dalla vigna alla cantina, è curata con precisione sartoriale per produrre vini che incarnano eleganza e rigore.
Su 265 ettari, 78 sono dedicati alla vite, con varietà come Cabernet Sauvignon, Merlot e Petit Verdot. La maggior parte cresce su terreni di ghiaia profonda, ideali per il Cabernet Sauvignon, mentre argilla e calcare caratterizzano altre aree. Al centro della proprietà si trova il vigneto Puch Sea Peyre, un clos di 20 ettari famoso da oltre 500 anni, cuore pulsante dello château.
