Château Malescot Saint-Exupéry

Château Malescot Saint-Exupéry – 3ème Grand Cru Classé – Margaux  

Il nome del castello si deve a due degli illustri storici proprietari della tenuta: Simon Malescot, che l’acquista nel 1697, è infatti fidato consigliere per conto del re Sole nell’ambito del parlamento di Bordeaux, mentre il conte Jean-Baptiste de Saint-Exupéry, bisnonno del celeberrimo aviatore e scrittore Antoine, la detiene tra il 1827 e il 1853.

In seguito, alcuni periodi sfortunati segnano un declino nella cura della struttura, fino all’arrivo negli anni ’50 di Paul Zuger e del figlio Roger. Dopo oltre trent’anni di sforzi incessanti nel ripristino dell’eccellenza, il motto dello château non è mai stato più autentico: “Semper ad Altum”, ovvero ‘puntare sempre più in alto’.

La tenuta si estende su 45 ettari, 23,5 dei quali vitati su un terroir fine che guarda alla riva sinistra del fiume: “nulla ci appartiene, è tutto in prestito”, rivela oggi Jean-Luc Zuger. “Perpetuare una storia, saper apprendere per poterlo poi trasmettere a nostra volta. Da tre generazioni contribuiamo a lasciare a Malescot un’impronta di modestia, tesa a custodire lo spirito del Domaine e a far irradiare la qualità del vino un anno dopo l’altro.” 

Le vigne sono impiantate per il 50% a Cabernet Sauvignon, quindi 35% a Merlot, 10% a Cabernet Franc e per il residuo 5% a Petit Verdot, con un’età media di 35 anni.

Millesimo 2022

Le uve vengono vendemmiate a mano e selezionate dapprima in vigna, quindi in cantina; la fermentazione alcolica dura dagli 8 ai 12 giorni ed ha luogo in fusti di acciaio termoregolati e vasche di cemento. L’affinamento si ha per 12-14 mesi in botti nuove al 70%.

Di colore granato profondo, l’annata offre un blend di Cabernet Sauvignon (55%), Merlot (40%) e Petit Verdot (5%) e si caratterizza al naso con intense fragranze di frutta nera, cedro, spezie dolci, legno di sandalo e pepe bianco. E’ persistente al palato, e sa deliziare attraverso i suoi tannini fini dalla texture straordinariamente vellutata, preludio a un vino di grande classe. Di medio corpo, ricco e carnoso, si apre con un attacco ampio seguito da un’espressione ben stratificata del frutto. La sua ricchezza aromatica rende la bevuta fresca, a tendere verso un finale lungo, diritto e profumato. Davvero delizioso, da bersi preferibilmente dopo il 2029.