Château Sociando-Mallet – Haut-Médoc
Le origini della tenuta risalgono al 1633, quando alcuni documenti menzionano la residenza del nobile basco Sièvre Sociando; attorno al 1850 la struttura viene acquisita da Madame Mallet, da cui la seconda parte del nome. Quando il négociant Jean Gautreau lo rileva nel 1969, tuttavia, il castello è ormai da lungo tempo una proprietà malridotta, dimenticata dai più e assai ridimensionata nei suoi appezzamenti terrieri, ampi appena 5 ettari; inizia allora una lunga risalita, fatta di espansione su nuovi appezzamenti, modernizzazione e un’ottima reputazione della qualità del vino, valida a tutt’oggi.
Sociando-Mallet non è inserito nella classificazione ufficiale del 1855 e non è presente nemmeno nell’elenco dei Cru Bourgeois del Médoc, per una volontà precisa di Gautreau nel non voler entrare in tale lista. Dal 2015 è la figlia Sylvie a condurre l’azienda, portando avanti l’eredità e la filosofia del padre. Gli 83 ettari attuali godono di un terroir di graves di epoca gunziana e di un sottosuolo argilloso che apporta freschezza ai vini; l’età media delle vigne è di 35 anni.
Millesimo 2022
Piuttosto intenso al naso, il vino offre una decisa concentrazione e un’importante impronta speziata anche in un’annata come questa, che mostra la sua naturale esuberanza. Di medio corpo al palato, prospetta un grande tannino con una vivacità profonda e duttile, evocando al contempo sentori di moka e frutta nera.
L’assemblaggio fonde Merlot al 63% con Cabernet Sauvignon al 35% e un residuale 2% di Cabernet Franc. Le uve vengono raccolte a mano, quindi selezionate sia su un tavolo che dopo la diraspatura.
Si utilizzano vasche di cemento e inox termoregolate, con rimontaggi e travasi; la malolattica avviene in tini, mentre l’affinamento si ha per circa 12 mesi in botti di quercia nuove all’85%. Finale leggermente rustico, che guadagnerà in precisione attraverso lo scandire del tempo; da bersi dal 2027 e sino al 2038 almeno.
