Médoc
Ci troviamo nel Médoc, ovvero “medio aquae” o ‘in mezzo alle acque’, dal significato originario del termine: Potensac si trova infatti su una altura a nord della zona nell’ambito di un sito abitato sin dai tempi antichi.
Le vigne del castello si trovano ad ovest del villaggio di Ordonnac e giacciono su un terroir di creste argillo-calcareo e grave, in una tenuta che appartiene alla stessa famiglia da molte generazioni ed è sempre stata tramandata dalle donne. Il grande potenziale di invecchiamento dei vini che nascono da questo peculiare suolo e sottosuolo li fa somigliare a quelli della denominazione di Saint-Estèphe.
All’epoca della prima classificazione del 2003, esisteva un unico Cru Bourgeois Exceptionnel sul Médoc, e si trattava proprio di Potensac; il vino del castello viene spesso ritenuto il prodotto capace di rappresentare lo stile puro del Médoc grazie alla sua finezza e alla sua trama fine, alla sua grande ricchezza e ad una straordinaria freschezza.
Sin dalla metà del ventesimo secolo, il castello orbita nelle proprietà della famiglia Delon assieme a Château Léoville-las-Cases e Château Nenin.
Millesimo 2021
L’assemblaggio di 40% di Cabernet Sauvignon, 34% Merlot, 23% Cabernet Franc e 3% Petit Verdot denota la componente di Cabernet più elevata di sempre al castello, determinando un Potensac grazioso e per certi versi quasi femminile in determinati suoi tratti.
Al naso si apre su aromi di fiori e frutta, prugne e fichi; al palato il vino si presenta potente, dai tannini densi, eleganti e speziati e già pienamente accessibile, con una buona acidità e persistenza.
Potensac è concentrato e preciso, nel finale reca una profondità già impressionante e gloriosa. Da bersi da ora e almeno sino al 2035.
