2ème Grand Cru Classé, Saint-Julien
Tutto ha inizio il 30 Maggio 1720 nella chiesa di St. Julien De Reignac, quando Marie Depeau, ereditiera di una vasta proprietà vinicola, sposa lo stalliere Jacques de Bergerau.
Il vino da subito gode di eccellente fama, specie nella regione scandinava. Ciò è testimoniato da documenti ritrovati negli archivi della municipalità di Bordeaux, nei quali si narra che durante la rivoluzione una pistola e una spada furono sequestrati al castello a visitatori provenienti da quelle terre.
Tra il 1797 ed il 1866 il grande mercante Bertrand Ducru nativo del Béarn, nel Sud-Pirenaico, acquista il castello e lo rinnova assieme al costruttore Beaucaillou. La svolta nobile avverrà tra il 1797 ed il 1857, quando il barone August Ravez sposerà la figlia di Bertrand: Ravez era avvocato, pari di Francia, deputato della Gironda, Presidente della Camera dei Deputati, sottosegretario di stato alla giustizia. Normale sostituire dunque in Parlamento il classico bicchiere d’acqua agli oratori con un bicchiere di buon vino del castello.
Classificato 2ème Grand Cru Classé nel 1855, diventa proprietà dei mitici commercianti Johnston dal 1866 al 1928. Si deve infatti a Nat Johnston, a Ernest David e Alexis Millardet la messa a punto della poltiglia bordolese, efficace rimedio per curare la peronospora. Dopo alcuni brevi e non fortunati passaggi di proprietà si giunge alla fine della grande crisi al 1942, quando la Famiglia Borie acquista il castello. Oggi è Bruno Eugenio Borie a condurre le redini della proprietà.
La Croix Ducru-Beaucaillou, in particolare, è il Second Vin del castello ottenuto da una peculiare selezione di parcelle delle vigne di Château Ducru-Beaucaillou: si tratta di una cuvée “ad alta quota”, prodotta da vitigni situati a est, al centro e a ovest della AOC Saint-Julien.
Millesimo 2020
Robert Parker assegna un punteggio di oltre nove punti su dieci a questo vino che si presenta con nuance color rubino scuro dai riflessi violacei. D’altronde il vigneto collocato sulla riva sinistra di Bordeaux ha la caratteristica di godere di un terroir di ghiaia di Günzian e pirenaica qui depositata dal fiume quasi due milioni di anni fa; la vicinanza all’estuario della Gironda assicura poi una protezione naturale contro il maltempo.
Al naso, l’assemblaggio di Cabernet Sauvignon (53%), Merlot (44%) e Petit Verdot (3%) evoca deliziose fragranze di ciliegia, ribes, spezie, grafite e cacao che aprono a una voluttuosa consistenza in bocca: morbido, concentrato, dai tannini fini e avvolgenti, presenta una discreta lunghezza, una piacevole mineralità e un buon potenziale di sviluppo. Il finale colpisce per il suo equilibrio e la delicata persistenza.
