Maxime Trijol
Cognac
Il primo alambicco Maxime Trijol fu installato a Saint-Martial-sur-Né, nel cuore del Cognac, nel 1859.Nel 1954, Maxime Trijol divenne broker di vini e brandy. Fu ufficialmente riconosciuto come distillatore professionista nel 1962. Nel 1972, Jean-Jacques Trijol è subentrato a suo padre e, con la stessa passione e meticolosità dei suoi antenati, ha preservato il segreto di famiglia nella produzione di Cognac eccezionale. Nel 2013, le sue due figlie, Anne-Sophie e Pauline, si unirono a lui nella gestione della proprietà e dei suoi 22 alambicchi. Questa storia di famiglia riguarda soprattutto la ricerca del giusto equilibrio tra tradizione e tecniche moderne nel corso delle generazioni. Ha assicurato l’indipendenza sostenuta di una delle più grandi distillerie di cognac a conduzione familiare.
Il primo alambicco Maxime Trijol fu installato a Saint-Martial-sur-Né, nel cuore del Cognac, nel 1859.Nel 1954, Maxime Trijol divenne broker di vini e brandy. Fu ufficialmente riconosciuto come distillatore professionista nel 1962. Nel 1972, Jean-Jacques Trijol è subentrato a suo padre e, con la stessa passione e meticolosità dei suoi antenati, ha preservato il segreto di famiglia nella produzione di Cognac eccezionale. Nel 2013, le sue due figlie, Anne-Sophie e Pauline, si unirono a lui nella gestione della proprietà e dei suoi 22 alambicchi. Questa storia di famiglia riguarda soprattutto la ricerca del giusto equilibrio tra tradizione e tecniche moderne nel corso delle generazioni. Ha assicurato l’indipendenza sostenuta di una delle più grandi distillerie di cognac a conduzione familiare.
Filosofia
Oggi la casa vanta ventidue alambicchi da 2.500 litri. Maxime Trijol è diverso in quanto il marchio coltiva le proprie viti, oltre a distillare e invecchiare il cognac. In questo modo, Maxime Trijol supervisiona tutte le fasi del processo di produzione del cognac: coltivazione dell’uva, distillazione, invecchiamento e imbottigliamento. Questa filosofia di una continua ricerca dell’eccellenza è stata tramandata di generazione in generazione.
Filosofia
Oggi la casa vanta ventidue alambicchi da 2.500 litri. Maxime Trijol è diverso in quanto il marchio coltiva le proprie viti, oltre a distillare e invecchiare il cognac. In questo modo, Maxime Trijol supervisiona tutte le fasi del processo di produzione del cognac: coltivazione dell’uva, distillazione, invecchiamento e imbottigliamento. Questa filosofia di una continua ricerca dell’eccellenza è stata tramandata di generazione in generazione.
Territorio
Il territorio del cognac è un terreno argilloso e calcareo, e copre un’estensione di circa 95 mila ettari mentre la superficie vitata è di 73 mila ettari. L’area di produzione è distinta in due zone naturali molto diverse tra loro: Champs, o Champagne, e Bois.
Territorio
Il territorio del cognac è un terreno argilloso e calcareo, e copre un’estensione di circa 95 mila ettari mentre la superficie vitata è di 73 mila ettari. L’area di produzione è distinta in due zone naturali molto diverse tra loro: Champs, o Champagne, e Bois.
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