Saint- Estèphe AOP
Le origini del castello sono peculiari, dal momento che tra il 1805 e il 1810 l’irlandese Bernard Phelan acquisisce dapprima il Domaine Le Clos de Garamey, quindi il Ségur de Cabarnac nel 1810. Proprio in terra d’Irlanda l’uomo è vicino di casa e caro amico di Hugh Barton, fondatore di Château Léoville-Barton; alla morte di Phelan, nel 1841, suo figlio Frank eredita le due proprietà, che divengono un’unica struttura con il nome Château Ségur de Garamey.
Frank Phelan si distingue anche come sindaco di Saint-Estèphe per ben 30 anni. Dagli inizi del ‘900 e per quasi un secolo sono diversi i successivi passaggi di mano, fino all’approdo nelle mani del gruppo Gardinier nel 1985. L’attuale proprietario, sin dal 2017, è il CEO di Sea-Invest, ovvero il belga Philippe Van de Vyvere, con Michel Rolland a fungere da consulente enologo.
Gli 89 ettari della tenuta sono vitati per metà a Merlot, quindi a Cabernet Sauvignon per il 45% e percentuali minori di Cabernet Franc (4%) e Petit Verdot (1%); le viti hanno in media 35 anni e beneficiano di un terroir di ghiaia argillosa, con ben quattro parcelle localizzate tutte nel nel cuore della denominazione Saint-Estèphe. A nord del castello vi è infatti Château Calon Ségur, mentre a sud troviamo Château Montrose.
Il castello ancora non gode della certificazione biologica, ma espande da 10 a 20 il numero degli ettari condotti secondo tali principi. Il vino trova infine una celebre citazione nel film thriller Hannibal del 2001, nel quale il protagonista degusta un bicchiere dell’annata 1996 nell’ultima scena della pellicola.
Millesimo 2021
Il vicino estuario della Gironda rende il clima mite, addolcendo un inverno piovoso e proteggendo dalle pericolose gelate di aprile; lo sviluppo vegetativo è stato rapido, con una forte pressione dell’oidio e, in estate, con picchi di calore che determinano importanti sbalzi di temperatura e un certo stress idrico. La vendemmia si ha tra il 29 settembre e il 13 ottobre, dapprima per il Merlot, quindi per il Cabernet Franc e il Petit Verdot, e infine per il Cabernet Sauvignon.
L’assemblaggio dell’annata vede il Cabernet Sauvignon al 75%, con Merlot al 21% e Petit verdot al 4%.
Di colore rosso rubino dai riflessi violacei, denota intensità, complessità e fragranza al naso, con nuance fruttate, speziate e floreali. In bocca è misurato, eclatante e raffinato; sa sedurre grazie alla sua densità, mentre la tensione e la delicatezza dei tannini firmano un Phélan Ségur senza tempo.
