
“Ho un legame viscerale con la mia terra che per me è il primo passo per fare il vino: appartenere a un luogo e continuare una storia che è molto più che familiare.”
Cristina prandi
Cristina Marello Prandi, classe 1998, rappresenta il nuovo volto di una storica dinastia del Barolo. È, al tempo stesso, l’ultima e la prima generazione della famiglia Prandi, che ha scritto pagine importanti nella storia di questo vino. Il trisavolo Teobaldo Prandi fondò la cantina nel 1864, proprio nel cuore di Barolo, in Piazza Cabutto. Da allora, la tradizione si è tramandata di padre in figlio.
Massimo Prandi, nonno di Cristina, fu una figura di spicco: agricoltore appassionato, commerciante lungimirante e sostenitore delle potenzialità delle Langhe. Dopo la sua scomparsa, nel 1987, l’azienda passò allo zio Giuseppe, enologo, che però interruppe l’imbottigliamento. Per 36 anni, il nome “Prandi” non comparve più sulle bottiglie.
Cristina ha deciso di rompere questo silenzio, scrivendo un capitolo tutto nuovo. Non ha semplicemente ereditato una tradizione: l’ha reinventata. Nei suoi occhi brilla la determinazione di chi guarda al futuro, senza dimenticare la storia della propria famiglia. La sua passione e caparbietà si percepiscono persino nel calice, in ogni sorso.
Nel 2023 ha avviato la costruzione di una nuova cantina nella cascina che ha acquistato a La Morra. Con circa due ettari di vigneti tra Paiagallo (Barolo) e Bricco Cogni (La Morra), Cristina ha intrapreso il suo cammino nell’interpretazione di queste terre nobili. Il suo esordio è avvenuto con l’annata 2019, lanciando il primo Langhe Nebbiolo: un simbolo del suo impegno e di una rinascita che promette di riportare in alto il nome della famiglia Prandi.
