Trebbiano d’Abruzzo “Vigneto di Popoli”

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Il Trebbiano “Vigneto di Popoli” nasce da una parcella di un ettaro che custodisce la memoria più antica di Valle Reale. Qui, di fronte ai resti di una grotta-cantina del 1300, i monaci benedettini del convento di San Benedetto in Perillis vinificavano e conservavano il loro vino. È un luogo che parla ancora oggi di storia, silenzio e continuità, immerso nell’altopiano che guarda la Majella e i Monti del Morrone. Le file del vigneto, esposte a sud-est e protette a ovest da una fitta foresta di querce, godono di un microclima fresco e ventilato. A 350 metri di altitudine, il Trebbiano trova una maturazione lenta che esalta la sua impronta minerale e una luminosità naturale che ne definisce la finezza aromatica. Più a sud si estende l’area dedicata al Montepulciano: entrambe le vigne discendono dal patrimonio genetico del vigneto storico della proprietà, cuore originario del progetto Valle Reale.

La fermentazione avviene in acciaio, senza interventi invasivi, per custodire intatte purezza e tensione. Il vino riposa poi 18 mesi in acciaio, un affinamento lungo e deliberato che gli permette di sviluppare profondità, verticalità e una struttura sorprendente per un Trebbiano di montagna.