
La fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 hanno segnato una svolta per la Langa del Barolo, trasformandola in una meta di riferimento per il turismo eno-gastronomico e portando i suoi vini alla ribalta internazionale. Per l’Azienda Attilio Ghisolfi, il momento cruciale è il 1988. Fino ad allora, l’attività era mista, con frutteti e produzione di uva, mentre il vino in bottiglia rappresentava solo una piccola parte.
Con l’ingresso di Gianmarco, tutto cambia. Nasce la prima etichetta “Attilio Ghisolfi” e i vini iniziano a essere imbottigliati e commercializzati. Un unico obiettivo guida ogni passo: produrre vini di qualità eccelsa. L’etichetta, semplice e diretta, lascia spazio alla vera protagonista: il vino. La stella diventa simbolo di sogni, traguardi e ambizione, rappresentando la vetta della qualità.
In pochi anni, i frutteti lasciano spazio ai vigneti, e nuovi terreni vocati al Nebbiolo arricchiscono l’azienda. Crescita e innovazione vanno di pari passo con il rispetto per l’ambiente: si scelgono trattamenti a basso impatto e concimazioni organiche, senza diserbanti chimici.
