Carmenere

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Il Carmenère di San Leonardo è il vitigno simbolo della tenuta, il più antico tra quelli coltivati. Fu introdotto alla fine dell’Ottocento da Oddone de Gresti, appassionato dei vitigni internazionali, ma per decenni fu confuso con il Cabernet Franc. Solo alla fine degli anni ’80, il Marchese Carlo Guerrieri Gonzaga, piantando nuovo Cabernet Franc e mettendolo a confronto, scoprì la vera identità di queste viti storiche: un patrimonio prezioso, quasi dimenticato, che con pazienza e sperimentazione tornò a splendere. Oggi il Carmenère è considerato il vero “sale di San Leonardo”, la varietà che dona personalità e unicità a tutti i rossi della tenuta. I vigneti si trovano all’interno delle antiche mura del monastero, su suoli che alternano componenti sabbiose e argillose, capaci di dare equilibrio tra struttura ed eleganza. Qui le viti, immerse in un microclima ideale, raccontano la storia di una tradizione che non si è mai interrotta.

La vinificazione avviene in piccole vasche di cemento, con fermentazione spontanea e macerazioni di 12-15 giorni, accompagnate da rimontaggi e délestage. Dopo la fermentazione malolattica, il vino affina per 24 mesi in rovere francese (70% barriques e 30% tonneaux) e poi riposa per almeno 24 mesi in bottiglia prima della messa in commercio.