
Nel 1999 Luigi Viola, appassionato di natura e agricoltura, decise di commercializzare il Moscato di Saracena per farlo conoscere a un pubblico più ampio. Questo passito, rinomato sin dal XVI secolo quando compariva sulle tavole dei pontefici romani, è stato citato in trattati enologici dell’Ottocento e premiato con numerosi riconoscimenti. Negli ultimi decenni, rischiava di scomparire tra le tradizioni popolari del piccolo paese di Saracena, in Calabria. La passione della famiglia Viola ha evitato non solo l’estinzione di questo raffinato vino da meditazione, ma anche la perdita della sua particolare procedura di vinificazione, che lo rende unico tra i passiti del mondo.
I vini dell’azienda nascono da un impegno costante che inizia in vigna e prosegue in cantina. Ogni giorno, con dedizione, ci prendiamo cura dei nostri prodotti con la stessa attenzione di chi sa voler bene alla propria terra.
Il territorio di Saracena comprende aree di grande valore naturalistico, tra cui il Piano di Novacco, il Piano di Masistro e il laghetto di Tavolara. Il comune si estende su una superficie di 111,51 chilometri quadrati, con un’altitudine variabile tra 92 e 1.827 metri sul livello del mare. Secondo fonti storiche, Saracena discenderebbe dall’antica Sestio, città fondata dagli Enotri, come riportano Strabone, Stefano di Bisanzio e Padre Fiore nella sua opera “Calabria Illustrata”.
