
Nel 1988 Claudio, dopo gli studi all’Istituto Agrario e anni di esperienza sul campo, decise di trasformare le uve dei suoi vigneti in vino. Iniziò con il Dolcetto, per poi ampliare la produzione a Nebbiolo e Barbera, fino al Barolo nel 1995. I vigneti, situati a Diano d’Alba, Serralunga d’Alba e Verduno, hanno tra i 20 e i 50 anni e godono di esposizioni privilegiate.
Per garantire vini eccellenti, si lavora su basse rese in vigneto e si evitano prodotti sintetici e diserbanti, favorendo un approccio rispettoso dell’ambiente.
I vigneti di Diano d’Alba si trovano su terreni argillosi e calcarei con strati di sabbia compatta e arenarie grigie, note come Arenarie di Diano. A Verduno prevalgono terreni del Messiniano, con vene gessifere e meno calcare. A Serralunga D’Alba, invece, i suoli sono più poveri, con calcare, argilla e sabbia variabili, e tracce ferrose che conferiscono tonalità grigio-gialle o grigio-rossastre. Questi terreni, generalmente ricchi di calcare e con tessiture grossolane, includono importanti strati sabbiosi.
